Una nuova cultura comune per per l’innovazione dei servizi pubblici

L’Intelligenza Artificiale ridisegnerà le nostre vite. La nostra quotidianità di esseri umani, cittadini, lavoratori, genitori e figli, sta cambiando sotto gli occhi di tutti. Quello di cui già oggi possiamo essere certi è che tutte le nostre abitudini e consuetudini verranno ridisegnate producendo cambiamenti sociali che necessitano di una riflessione approfondita (individuale e collettiva) e in alcuni casi, forse, anche tormentata.

La tecnologia, di per sé neutrale, non lo è nella sua applicazione e lo è ancora meno per chi lavorando per lo sviluppo delle società si trova spesso a decidere cosa sia giusto o sbagliato o, in un dato contesto, quale sia il bene migliore o il male minore.

Lo spirito con cui l’Agenzia per l’Italia Digitale si è assunta questo impegno è riassunto in queste poche righe.

Nelle pagine che seguiranno la prefazione di questo Libro Bianco c’è la volontà di studiare, analizzare e comprendere le opportunità e i rischi generati dalla diffusione delle tecnologie di Intelligenza Artificiale nel settore pubblico, dunque dalla definizione di un perimetro condiviso all’interno del quale affrontare le tutte le sfide che questa presenta.

Questo documento segna l’inizio di un percorso nel quale la Pubblica amministrazione italiana sta già cominciando ad incamminarsi: in questi mesi abbiamo creato una comunità con la quale abbiamo lavorato per condividere le linee di lavoro che ci aiutassero a definire l’approccio all’Intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione che da oggi ci impegneremo a trasformare in tappe operative.

Ma è proprio alla fine di questa prima fase di studio, analisi e confronto che mi convinco ulteriormente che, mai come in questo caso, fosse necessario dare vita ad una piattaforma all’interno della quale tessere insieme alle amministrazioni e al mercato, una cornice valoriale di riferimento. Avere le idee chiare rispetto al modello di sviluppo della tecnologia e con una visione capace di contrastare gli scenari apocalittici, escludenti e non governati.

Una riflessione che, oltre ad essere il fil rouge del libro bianco, muove dalla lucida consapevolezza che la pubblica amministrazione necessita - per la portata delle sue decisioni - di essere competitiva su questi temi, senza nascondersi. Oggi più che mai chi comprende e governa i fenomeni che lo circondano prosegue nel percorso di innovazione; chi li subisce perde terreno.

Per questo il lavoro appena cominciato diventa precondizione per affacciarsi all’utilizzo di tecnologie di frontiera che permettano all’amministrazione di capitalizzare l’innovazione introdotta dai progetti infrastrutturali già avviati e, partendo da essi, consenta di organizzare il modello di sviluppo delle sue progettualità future.

Le raccomandazioni che vengono pubblicate in questo documento, nascono con l’intento di diventare criteri di design dei nuovi servizi, asset metodologici capaci di guidare la nascita e lo sviluppo di progetti pilota. Sia per il portato innovativo delle tecnologie che verranno utilizzate, sia per l’approccio valoriale comune. Solo così riusciremo a ricondurre i benefici portati dall’Intelligenza Artificiale nella «pratica» quotidiana dei cittadini.

Antonio Samaritani

Direttore Generale AgID